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Apple vs FBI:

questione di privacy

creato da Alessio Ceresa

La disputa nata tra FBI e Apple dopo l'attentato a San Bernardino in California lo scorso 2 dicembre.

 

Apple e terroristi

 

Perché mai la Apple ha a che fare con questo attentato terroristico che causò quattordici morti?

Il motivo è da ricercare in un fatto insolito: uno dei due assassini aveva come cellulare un iPhone, lo smartphone conosciutissimo che produce Apple e che è anche uno tra più venduti al mondo.

Dopo l'attentato la polizia di Los Angels prima e FBI dopo hanno cercato di capire chi fossero i due assassini. Erano due persone americane, di origini arabe Syed Farook e la moglie Tashfeen.

Andarono a indagare a casa dei due assassini e trovarono il cellulare di Syed, ma essendo bloccato non si poteva consultare dal momento che il terrorista è stato ucciso dai poliziotti.

Così L'FBI ha chiesto a Apple di creare una speciale versione di iOS che gli permettesse di inserire i codici di accesso ed entrare nel telefono per trovare informazioni su come è stato architettato l'attacco attraverso messaggi, documenti e immagini.

 

Sistema di sicurezza di Apple

 

Apple ha creato il suo sistema di sicurezza in modo che nemmeno gli stessi programmatori potessero entrare nel telefono a meno che non si crei un software che aggiri il sistema di sicurezza.

Chiaramente la società di Cupertino è capace di crearlo senza un eccessivo impiego di tempo, anzi un informatico della Cornell University ha detto che tutti gli studenti di informatica sono in grado di creare questo software in poco più di 15 minuti.

Il problema infatti non è concettuale ma di politica aziendale: Apple non vuole creare questo software perché potrebbe compromettere la sicurezza di milioni di telefoni rendendo possibile l’accesso non solo ai nostri dati sensibili ma anche messaggi, immagini, amici, dove si abita, che posti si frequentano. Un possibile compromesso a questa situazione potrebbe essere quello di creare un software ad hoc per il telefono dell'assassino, ma anche questa strada sembra non praticabile stando a quanto dichiarato da Apple.

 

Right to privacy

 

La posizione di Apple è facilmente comprensibile se si pensa che il diritto alla riservatezza va a braccetto con l’ideale di libertà di cui l’America si sente, non si sa bene come, garante.Inoltre in America la privacy è tutelata dai da una legge che nata nel 1890 e che ha molto scavato nella società americana.

 

FBI e magistrati contro Apple

 

La magistratura ed il Federal Bureau hanno portato la multinazionale in tribunale per cercare con l'aiuto della magistratura di obbligarla a sviluppare il software necessario per entrare nell’iPhone del terrorista.

La prossima sentenza sarà il 30 marzo quindi questa diatriba è solo all’inizio.

Intanto Apple sta programmando un nuovo software che molto probabilmente sarà presente nella prossima versione di IOS. Questo software renderà ancora più inaccessibili tutti gli iPhone, così sarà difficile, se non impossibile, entrare nei device, questo perché Apple ci tiene alla privacy dei propri clienti.

Dopo questo accaduto, anche altri colossi dell’informatica come Facebook, Google, Whatsapp, che difendono Apple, stanno cambiando i loro software per aumentare la sicurezza dei propri clienti.

 

Aggiornamento 2 aprile

 

La sentenza che era fissata per il 30 marzo è stata cancellata perché FBI ha dichiarato che è riuscita ad entrare nel iPhone senza l’aiuto di Apple. Però ora la mela morsicata vuole sapere come ha fatto ad accedere.

 

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