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C'erano una volta le principesse Disney

di Ilaria Rando

Con il passare del tempo, le principesse Disney sono cambiate seguendo i modelli della nostra società, modificando così l'idea che si aveva nel passato di principessa e diventando un esempio migliore e più moderno per i bambini di oggi.

All'età di otto anni, come tutte le bambine, guardavo i miei cartoni animati preferiti. Le principesse erano i personaggi che più adoravo e passavo i miei pomeriggi a giocare con le bambole che le raffiguravano o a guardare in televisione le loro avventure.

I grandi classici Disney erano i cartoni che più preferivo, da Biancaneve alla Bella Addormentata fino ad arrivare a Cenerentola, si presentavano davanti ai miei occhi come le ragazze perfette, belle, vestite bene, che sapevano sempre dire la cosa giusta al momento giusto e come in ogni classico Disney, venivano sempre salvate dal loro principe.

Le mie amiche ed io sognavamo di essere come loro, cercando di copiarne  i comportamenti e indossando abiti colorati, aspettavamo anche noi l'arrivo del nostro principe, ma solo con il passare del tempo e crescendo, l'immagine che avevo in mente delle principesse è cambiata.

In passato si pensava a una principessa, come l'incarnazione della donna perfetta, con i suoi comportamenti pacati e le sue doti canore, questo è il modello secondo il quale per più di 30 anni le donne sono state rappresentate nei cartoni Disney. 

Non a caso l'immagine femminile di trent'anni fa combacia con le principesse di quell'epoca, cioè la tipica donna casalinga che ha il compito di pulire, accudire figli e aspettare il marito (nel caso delle principesse, il principe).

L'evoluzione del ruolo della donna nella società con il passare degli anni, ha spinto la Disney a creare  delle nuove e più moderne principesse, se Biancaneve trascorreva le proprie giornate tra le mura del castello, Mulan al contrario pur di difendere la sua famiglia si arruolava nell'esercito.

 

​Perciò con il tempo la Disney ha smesso di puntare solo sulla bellezza e ha iniziato a evidenziare sempre di più le  capacità e le qualità della principessa, quindi della donna.

Questo cambiamento è stato un passo fondamentale nella nostra società, basta anche solo immaginare a come le nuove principesse possano modificare il modo di pensare dei bambini che guardando i loro cartoni animati, hanno in mente un'immagine della donna diversa da quella di 50 anni fa, una nuova principessa che non rispecchia più i canoni antichi, ma si è rinnovata e ha nuovi obbiettivi.

Quando finalmente nel 2010 arriva nelle sale cinematografiche Rapunzel, la giovane principessa rinchiusa nella torre che spinta dalla curiosità scappa dalla matrigna per esplorare il mondo, si ritorna al tipico stereotipo della principessa bella e bionda, ma con una differenza. Questa volta non vengono esaltate le sue qualità fisiche, ma proprio nel cartone la matrigna nega più volte la sua bellezza sostenendo anche che non è sempre obbligatorio sposarsi.

Si passa da Cenerentola dove il tema centrale era l'amore per il principe e farsi salvare da lui, fino ad arrivare alle due eroine che hanno dato inizio a tutta questa rivoluzione: Mulan e Pocahontas, nelle quali per la prima volta si evidenzia il loro carattere forte e la loro decisione nell'agire e il loro scopo non è quello di farsi salvare dal principe ma salvare il proprio popolo.

Per il vero e proprio distacco dall'epoca classica al nuovo Millennio si deve aspettare il 2012 per avere Meridia, la principessa indipendente e sicura di se che vuole viaggiare per il mondo e che per seguire il suo sogno si ritrova a scontrarsi persino con la madre che si può dire avere la mentalità delle vecchie principesse, che cerca di insegnarle il galateo e che la spinge a cercare marito.

Nel 2013 la Disney torna ad affrontare un altro tema molto importante, cioè quello dell'amore, che è sempre stato l'argomento centrale in tutti i suoi cartoni animati, infatti tutte le storie giravano intorno al principe che doveva salvare la principessa per poi vivere insieme per sempre felici e contenti.

Ma per la prima volta la Disney analizza in modo differente questo tema e crea un intero cartone animato basato sull'amore fraterno. Frozen racconta di due sorelle e di come l'amore che l'una prova per l'altra possa spingerle a scalare montagne e sconfiggere mostri pur di ritrovarsi, mettendo in secondo piano il principe che in questo caso è disegnato persino come l'antagonista. 

Il messaggio che così la Disney ha voluto trasmettere ai bambini di oggi è probabilmente legato al fatto che nella vita non esiste solo l'amore per un uomo, ma anche l'amore tra sorelle o fratelli che può spingere comunque una persona a fare di tutto per salvare un'altra.

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Nelle ultime realizzazioni della Disney sono sempre più evidenti i cambiamenti messi in atto per valorizzare le qualità della donna. Si è passati a disegnare una figura femminile le cui attività principali erano pulire e aspettare di essere salvata, a una donna che fa di tutto per salvarsi da sola o per salvare ciò che ama senza aspettare che qualcuno lo faccia per lei.

In tutti questi anni ogni principessa ha portato con sé una nuova personalità che, poco per volta, ha contribuito a creare personaggi sempre più ricchi di qualità, si potrà solo immaginare quindi come saranno le future principesse. Attualmente la bellezza è ancora presente tra le caratteristiche che fanno parte delle protagoniste femminili, anche se è evidenziata con meno importanza, probabilmente con il tempo questa caratteristica passerà sempre di più in secondo piano per far capire alle bambine che prendono come esempio queste giovani principesse, che non è necessario essere sempre perfette e vestite bene o aspettare che un uomo agisca per lei, ma serviranno a renderle delle future giovani donne, migliori, più sicure e piene di voglia di conoscere e imparare di quanto lo siano state le principesse di ottant' anni fa.

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