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LA DROGA VIOLA BEVUTA TRA I GIOVANI

di Roberto Granato

Da qualche anno sta spopolando sempre di più anche in Italia una droga "fai da te" sotto forma di drink, a base di codeina.

il problema principale è che si può ottenere da farmaci venduti in farmacia anche senza ricetta.

in seguito analizzerò in diversi punti questa droga diffusa tra i giovani.

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Da qualche anno sta spopolando sempre di più tra i giovani una droga "fai da te" sotto forma di drink, a base di codeina.

Ma che cos'è la codeina?

È una droga che deriva dall'oppio, un liquido lattiginoso ottenuto da un tipo di papavero, che contiene 20 tipi di alcaloidi che sono dei composti organici come la morfina, il metadone e la codeina i quali agiscono sul sistema nervoso e svolgono un'azione sedante e stupefacente.

La codeina è usata principalmente come farmaco, in quanto i suoi effetti sono dovuti dalla sua trasformazione, ad opera del fegato, in morfina. Serve per anestetizzare il sistema nervoso per far sentire meno dolore, ma anche per calmare la tosse, dato che alcune delle sue funzioni agiscono sulle vie respiratorie.

La codeina ha lo stesso problema di molte droghe che vengono prodotte per scopi curativi e purtroppo con il tempo il loro uso improprio si trasforma in una grave piaga sociale.

Questa droga viene chiamata in diversi modi tra cui "purple drank", o "dirty sprite" ed è tecnicamente legale, dal momento che, come spiegherò, si ottiene da farmaci disponibili in farmacia anche senza ricetta.

Come si produce la "purple drank"?

Si mischia una qualsiasi bibita gassata con codeina e con un antistaminico per il trattamento di allergie, chiamato prometazina. Entrambi i farmaci si possono trovare sotto forma di compressa, sciroppo e soluzione orale, anche se in genere sono già contenuti in alcuni sciroppi per la tosse secca. Inoltre, alcuni la assumono mischiandola con alcool, oppure ne fanno uso prima di assumere cannabis, perché si dice che gli effetti siano molto più intensi.

Gli effetti sui consumatori possono essere sonnolenza, un certo senso di rilassamento, disturbi del comportamento, come agitazione e confusione.

Bisogna però tener conto che essendo simile alla morfina, è una droga potente che può creare dipendenza sia fisica che mentale e di conseguenza le sensazioni piacevoli possono durare sempre meno per il principio dell’assuefazione, portando il consumatore al bisogno di aumentare la dose per ottenere gli stessi effetti, fino a causare la morte se si sbaglia il dosaggio.

Già dal 2015 l'Agenzia europea per i medicinali (EMA) non autorizza più la somministrazione di farmaci contenenti codeina ai bambini al di sotto dei 12 anni, a causa dei rischi troppo alti.

Tra i suoi effetti collaterali, i più noti sono crisi epilettiche e la possibile chiusura delle vie respiratore, che porta al soffocamento.

Breve storia della codeina.

Il suo uso non è una novità, infatti è già conosciuta verso la fine degli anni '60 nella scena blues di Houston, quando alcuni esponenti del blues hanno iniziato a miscelare uno sciroppo per la tosse con birra e nel giro di qualche tempo si è passati a mischiarlo al vino e poi alla soda.

Il suo consumo è esploso alla fine degli anni '90, quando alcuni rappers americani iniziarono a parlarne anche nelle loro canzoni.

In Italia il cantante rap chiamato "il Generale" fu il primo a parlarne in una canzone nel 1992.

A partire dagli anni 2000 si è diffusa moltissimo nel mondo della musica hip hop e ha causato la morte di tre famosi rappers americani chiamati Dj Screw, Big Moe e Pimp C.

Ma, perché se era già conosciuta negli anni '90 in Italia, solo oggi se ne parla?

Questo perché circa due anni fa, la codeina ha avuto un boom con l'entrata della nuova scena rap italiana, formata principalmente da giovani come "Sfera Ebbasta" e la "dark polo gang" che fanno musica "trap", cioè una versione nuova del rap che ha molto successo, già da tempo famosa in America.

Nei loro video e canzoni parlano spesso di questa nuova droga, per questo molti ragazzi tra cui minorenni che vogliono seguire questa moda stanno iniziando a farne uso.

In Italia è difficile ottenere la "dirty sprite", perché per reperire tutti i farmaci necessari occorre una ricetta medica.

Nonostante questo la "purple drank" ha spopolato lo stesso anche in Italia, dove la percentuale più alta di consumatori si trova in Lombardia, questo dato è dovuto soprattutto alla sua collocazione geografica: in Svizzera le farmacie vendono lo sciroppo senza prescrizione medica.

Quindi per i giovani della Lombardia è piuttosto facile arrivare a Locarno, al confine con la Svizzera, comprare il farmaco al modico prezzo di 6.26 € e "allungarlo" con un litro di Sprite. In questo modo possono "farsi" di codeina 5 o 6 persone, a costi molto contenuti, questo è un altro motivo per cui la sua diffusione sembra essere solo agli inizi.

Sorge quindi una domanda: "La Svizzera fa qualcosa per evitare questo problema tra i giovani?"

Si, siccome nel 2015 ogni venerdì molti ragazzi andavano nelle farmacie svizzere per comprare questo sciroppo, con varie scuse, per poi potersi sballare nel week end, in quell'anno l'Agenzia francese del farmaco (ANSM) ha sconsigliato la vendita del Makatussin ai clienti, per lo più ai giovani, perché il suo utilizzo era spesso per scopi non terapeutici.

Per questo molti farmacisti svizzeri hanno preso delle contromisure e cercano di dissuadere i ragazzi, infatti la loro percentuale di acquirenti è calata, c'è però chi pensa che si spostino verso il confine francese dove anche lì le case farmaceutiche,  che non danno importanza all'avvertimento del ANSM, vendono il Makatussin senza ricetta.

In conclusione, penso che questa droga sia percepita da molti ragazzi come una semplice moda che non ne considerano i rischi a lungo termine, come danni al sistema nervoso e dipendenza fisica.

Secondo me, per evitare la sua diffusione sarebbe meglio fare una legge in ogni paese che obblighi lo stato a richiedere una prescrizione medica per la vendita di questi sciroppi a base di codeina, in questo modo si potrebbero evitare tanti acquisti per scopi non curativi, soprattutto dai minorenni.

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