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-Seconda Parte-

Siria

di Davide Losa

Dopo la prima guerra mondiale la Siria divenne un protettorato francese fino a quando nel 1945 cominciò un'azione rivoluzionaria nazionalista che, anche supportata dall'Inghilterra, permise alla Siria di diventare uno stato indipendente. Il potere per molti anni venne conteso fra varie fazioni e il potere passò di mano in mano fino a quando la Siria dagli anni 60 cominciò ad essere governata da un regime dittatoriale laico legato al partito Baath di ideali socialisti.

Il potere è dal 1970 nelle mani della famiglia Assad: fino al 2000 Hafez Assad detenne il potere che dopo la sua morte passò nelle mani del figlio Bashir Assad.

La composizione religiosa è la seguente: il 64% è sunnita, il 26 % sono Alawiti (sciiti). Il potere è nelle mani della minoranza Alawita, cui appartiene la famiglia Assad.

Dal punto di vista delle alleanze, la Siria è stata alleata dell’URSS fino al 1991 e poi dopo il suo scioglimento la Russia è subentrata nell’alleanza.

PRIMAVERE ARABE

Nel 2011 si sono sviluppate in alcuni paesi arabi rivolte popolari contro i regimi al potere, note come ‘primavere arabe’.

Queste rivolte hanno portato al rovesciamento dei regimi esistenti in Tunisia, Libia ed Egitto.

Nel marzo 2011 come nei paesi vicini sono iniziate le rivolte in Siria che in un primo momento erano portate avanti da laici che intendevano ottenere maggior democrazia nel paese che era sempre sotto una dittatura.

Questa rivolta laica ha ottenuto l’appoggio politico delle nazioni occidentali.

Il regime siriano di Baser Assad ha resistito alla rivolta reagendo molto duramente e mettendo in campo l'esercito.

 

 

Col passare del tempo la parte maggioritaria dei rivoltosi è però diventata quella composta dagli integralisti islamici sunniti dell’ISIS, un gruppo che si è progressivamente ingrandito fino a occupare parte della Siria e dell'Iraq e che nel giugno 2014 ha proclamato la nascita del califfato.

Un’altra fazione in lotta in Siria è quella composta dai Curdi, un’etnia presente nel nord del paese, nell' ’Iraq e nel sud della Turchia che lotta da anni per ottenere l’indipendenza.

 

 

Il conflitto in Siria quindi si configura come un conflitto tra fondamentalisti islamici sunniti (ISIS) che combatte con l’appoggio sotto banco di altre nazioni islamiche sunnite (monarchie del golfo) opposto a regimi laici sciiti (Iraq, Siria) che godono dell’appoggio di nazioni islamiche sciite (Iran, sciiti libanesi), inoltre l’ISIS combatte anche contro i curdi, che pur essendo sunniti non vogliono aderire al califfato.

 

È stata costituita un’alleanza internazionale con a capo gli USA e che comprende molte nazioni occidentali, che, anche a seguito di feroci attentati operati da membri dell’ISIS come l'attentato di Parigi, appoggia i curdi con fornitura di armi ed attacchi aerei contro le posizioni degli estremisti islamici.

Negli ultimi mesi del 2015 la Russia è scesa in campo al fianco di Assad inviando contingenti aerei impegnati a sostegno delle operazioni delle forza armate siriane contro l’ISIS.

 

 

Ad oggi si contano più di 250000 vittime per la guerra civile e milioni di profughi che ogni giorno immigrano specialmente verso l'Europa.

Il così grande numero di immigrati sta creando problemi sia dal punto di vista dell'economica, ovvero ogni immigrato è un costo da sostenere per lo stato che lo ospita, sia dal punto di vista della sicurezza infatti c'è poi il problema del terrorismo poiché è ora molto più semplice per un estremista islamico arrivare in Europa dato che la grande massa di migranti rende più facile sfuggire ai controlli e quindi arrivare nelle nazioni in cui si possono attuare potenziali attacchi terroristici.

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