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L'altra faccia della medaglia

 

 

di Pier Luigi Guarniz 

 

 

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Trattamento sugli animali

 

Il 2 Novembre 2014 la Rai ha trasmesso il report "Siamo tutti oche" dove reclamava i metodi illegali che usava Moncler per la spiumatura delle oche in Ungheria.

L'Ungheria è 2º solo dopo la Cina nella produzione di piuma e piumino d'oca. 
Ma come ottengono questa preziosa piuma?
Le oche vengono spiumate vive senza curarsi della loro salute: alcune lavoratrici strappano le piume dalle oche prima del periodo di muta, momento in cui perderebbero naturalmente il pelo. Queste signore vengono poi pagate l'equivalente di 0,30€ a oca. Molte volte questi animali riscontrano ferite o emorragie che possono portarle alla morte.

Molti animalisti hanno fotografato questi eventi e consegnato tutta la documentazione alla "EFSA" (European Food Safety Authority) che si occupa anche di esaminare le implicazioni sul benessere animale della raccolta di piume da oche vive. Ha risposto infine che tale pratica può essere effettuata senza causare dolore agli uccelli, è sufficiente eseguirla nel momento in cui avviene la fase di muta utilizzando tecniche adeguate di spazzolatura e pettinatura.

Quali sono i costi di produzione reali del giubotto Moncler?

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La Naturtex, colosso in Ungheria, acquista piuma grezza e ottiene piumini di buona qualità.
La quantità che serve per riempire un giubbotto è di 150 g che nel mercato si possono trovare ad un prezzo che oscilla tra i 20€ e i 25€.
Di conseguenza è confermato che Moncler per produrre l’imbottitura di un piumino spende circa tra i 25€ e i 30€. Per finalizzare il prodotto Remo Ruffini produce all'estero perché ci sono prezzi concorrenziali di manodopera rispetto a quelli italiani. Il costo medio della manodopera in Italia oscilla più o meno sui 40€ a piumino non molto distante da quella straniera di circa 20-30€.
Moltiplicando la differenza tra costi di produzione in Italia e costi di produzione all'estero e facendo un calcolo relativo ad un milione di capi, possiamo facilmente arrivare a dire che il risparmio di Moncler si attesta sui 10.000.000€ che possono far comodo all’azienda per eventuali investimenti o da destinare alle riserve per eventuali perdite.

Conseguenze e risposta della Moncler

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Pochi giorni dopo alla messa in onda dell'inchiesta Report, Moncler riscontra il 4,88% in meno in Borsa con un crollo notevole delle vendite.
Remo Ruffini risponde che la sua azienda usa piume provenienti da fornitori altamente qualificati che aderiscono all'ente EDFA e sono obbligati contrattualmente a garantire il rispetto dei principi di tutela degli animali e che le cifre menzionate nel servizio sono tutte errate, ma c'è una possibilità che quello detto da Ruffini non sia vero, si attende la risposta del Report.
Come ultima cosa Moncler conferma di produrre sia in Italia che in Europa: in Italia quantità limitate e in Europa solo nei luoghi con un elevato know-how tecnico che garantisca una migliore qualità nei piumini. Infine Moncler ha introdotto un sistema di controllo che garantisca che le oche non siano sottoposte a sofferenza e per la prima volta ha redatto un bilancio sociale di sostenibilità, che serve per far vedere a chiunque le preoccupazioni sociali e ecologiche delle imprese nelle loro operazioni commerciali e nei loro rapporti con le parti interessate.

Come detto precedentemente Moncler non spende molto per produrre i propri piumini, anche se poi il prezzo di vendita di un loro piumino nel mercato può arrivare anche a 1000 euro. Remo Ruffini grazie a delle buone strategie di mercato ha fatto alzare il valore del marchio Moncler rendendo i piumini Moncler uno "Status Symbol" e una vera e propria moda che molta gente segue ed per la quale è disposta a svuotare il proprio portafoglio.

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