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Storia delle popolazioni nomadi

di Roberto Granato

Breve storia delle popolazioni nomadi Rom e Sinte fino a oggi.


In Europa gli zingari sono circa 14 milioni e si differenziano principalmente per dialetto, provenienza geografica e occupazione.

La parola “zingari” è stata adottata per distinguerli come etnia in senso dispregiativo, viene infatti dal greco "Athinganoi", lo stesso nome di una setta eretica che praticava magia nera. Esiste un altro vocabolo che identifica gli zingari, ed è il termine Gypsy o “gitano”. Loro preferiscono essere chiamati Rom, che nella loro lingua il "Romanes" significa "uomo".

I Rom in Italia sono circa 170 mila e vengono tutti dall'est Europa nella penisola balcanica, appartengono a due etnie principali: i Rom e i Sinti.

I primi Rom si sono insediati in Italia nel 1300, più precisamente in Abruzzo, in genere non parlano bene l’italiano e vengono dalla Romania e Bulgaria. Si distinguono dai Sinti perché, a differenza loro, usano chiedere l'elemosina suonando spesso il violino con i figli piccoli e le loro donne vestono gonne larghe; inoltre il loro livello economico è spesso inferiore a quello di una famiglia di Sìnti.

I Sinti invece hanno una lunga tradizione come giostrai e circensi e sono spesso considerati come zingari Italiani. Nel 1500 si stanziarono nel nord Italia e oggi la maggioranza è sedentaria e usano vivere come una normale famiglia italiana, un esempio è il proprietario del luna park di Segrate che è di origini Sinte italiane.

Alcuni fattori principali che accomunano Sinti e Rom sono la lingua che è di origine sanscrita e il senso di unità, davvero fondamentale per entrambe le etnie, tanto che nel caso il capo famiglia sia molto anziano i parenti non lo lascerebbero mai andare in un ospizio, ma sarebbe accudito in casa fino alla fine.

Solo il 30% dei Rom presenti in Italia proviene dalla Romania, un altro 15% proviene dalla ex Jugoslavia, mentre il restante 55% è in Italia da secoli.

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La domanda che sorge spontanea è: "che origini hanno gli zingari?"

I Rom e i Sinti vengono dall'India, terra che lasciarono attorno all'anno 1000 d.C e per i successivi 4 secoli si insediarono in molti paesi a partire dai Balcani.

Durante la loro storia sono sempre stati visti come una civiltà nomade non stabile, debole, infatti nel 1500 la Repubblica di Venezia e altri Stati europei stabilirono dei bandi per cacciarli via dai paesi dove risiedevano, perché in quel periodo ci fu la nascita dell'industria nell'Europa e non si seppero integrare come comunità, per colpa del loro stile di vita ai margini della società.

I gitani sono anche stati perseguitati durante la seconda guerra mondiale da Hitler, il quale li considerava una razza indesiderabile, ne sterminò nei campi di concentramento circa 500 mila.

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Il popolo dei Rom ha sempre cercato di stanziarsi in un determinato territorio durante la sua lunga storia, purtroppo senza successo, per questo si dice che non hanno scelto loro di essere nomadi ma è una condizione alla quale si sono adattati lungo la loro storia per sfuggire a carestie e persecuzioni.

Al giorno d'oggi però la maggioranza è diventata sedentaria e il 90% di loro vive nell'est Europa.

Per quanto riguarda l’Italia, la maggioranza di zingari risiede a Roma, infatti nella periferia Romana nel 2015 c'è stato il caso dei Casamonica, che è una famiglia zingara di Sinti che risultava a reddito zero, cioè povera che però in seguito ad una stima dei loro beni effettuata nel 2003, emerse che fra abitazioni e macchine di lusso, la famiglia possedeva ben 85 milioni di euro.

Per giustificarsi i Casamonica hanno dichiarato che quei soldi fanno parte dell'eredità lasciata dal padre che faceva il commerciante di cavalli. Questo caso può far capire a che punto può arrivare la ricchezza di una famiglia Sinta.

Alcune famiglie zingare italiane, nel loro campo nomadi, hanno macchine di lusso, come ad esempio l’ultimo modello di bmw. Le loro baracche sono all’esterno fatiscenti, ma all’interno sono molto lussuose con tanto di lavandini in oro, divani in pelle e varie decorazioni pregiate. Tutta la loro ricchezza proviene da varie ruberie, si dedicano in particolare ai furti di pietre preziose e oro.

Nonostante possano permettersi case con ogni comfort, secondo la legge risultano senza lavoro e senza denaro, di conseguenza non possono mostrare i loro beni perché gli verrebbero sequestrati.

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Ci sono invece altre famiglie molto numerose che nei loro campi non hanno né l'energia elettrica ne l'acqua e sono povere davvero.

Nelle famiglie Rom italiane le donne hanno il compito di perpetuare la famiglia e già da molto giovani (circa 14 anni) fanno figli, sposandosi soltanto con uomini della stessa etnia. Gli uomini invece si dedicano a portare i soldi a casa, c'è chi ruba, chi spaccia droga e chi lavora, mentre il più anziano del gruppo divide i soldi ottenuti dai figli.

Quasi tutte le famiglie di Sinti e Rom a Milano hanno armi da fuoco per potersi difendere all'interno del loro campo e per poter rubare, la maggioranza di loro preferisce rubare che lavorare, perché spesso da piccoli non hanno avuto l'istruzione necessaria per il mondo del lavoro.

Ogni componente di una famiglia di Sinti italiani può decidere che strada prendere avendo la possibilità di integrarsi nella società italiana trovando lavoro e casa, per questo sono in genere meno criminali dei Rom.

Alcuni esempi di zingari integrati nella società sono: Antonio Banderas, personaggio famoso di origine zingara spagnola della stirpe dei "Kalè", Moira Orfei anche lei diventata famosa grazie al circo, era di origine Sinte Italiane, persino il calciatore Zlatan Ibrahimovic è Rom da parte di padre e per finire il campione europeo attuale dei super leggeri di pugilato Michele Di Rocco che è di origine Rom Italiane e il campo nomade della famiglia Di Rocco situa proprio a Milano, nella zona di Corvetto.

Riguardo ai campi nomadi in Italia, il 10% è autorizzato e riceve agevolazioni dal comune, invece il restante 90% è abusivo e non paga le tasse. Dopo un determinato periodo di tempo è quasi impossibile cacciare via chi vive abusivamente sul suolo del comune, perché ci sono bambini che sono tutelati dalla legge. Solitamente quasi tutte le famiglie di Rom mandano i figli piccoli a scuola, ma il 97% non assolve l'obbligo scolastico.

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